Parto alla volta di Djama, oggi non andrò fino a Rosso, cascasse il mondo o mi si rompesse la moto ma la soddisfazione non gliela dò, come sarà il sentiero dell'altra dogana non sono riuscito a capirlo anche se Solement ieri m'ha detto che è fattibile con la mia moto.
Arrivo in dogana dopo appena 40km e qui i controlli durano poco, mi affaccio al cabinotto della polizia e trovo un solerte poliziotto intento a guardare Atalanta-Inter sdraiato su di una branda. E' visibilmente scocciato della mia presenza ma gli tocca lavorare, mi chiede se era mio amico un tizio in moto che è passato poco prima, gli dico di no, che non so chi sia, non importa, mette il timbro e mi congeda, e purtroppo per lui arriveranno altre persone: la partita dovrà attendere.
Vado dall'altro impiegato che sembra fottersene e quindi riesco senza ultimo controllo ad avanzare. Le due dogane, quella Mauritana e quella Senegalese distano solo un centinaio di metri, ovvero l'ampiezza del fiume che li divide ed in mezzo uno sbarramento con un ponte a pagamento. Gli do i 2000 franchi e posso passare.
A confronto di Rosso qui la dogana è tranquilla, gli agenti fanno il loro lavoro, qualcosa chiedono ma è tutto molto soft, si fa il permesso di importazione e i timbri d'entrata, poi per l'assicurazione ci pensa un omino pelato che non ha mai smesso di fumare. Mi chiama e mi porta dietro il baracchino della polizia, qui c'è il suo ufficio, e non vi stupite se vi dico che è il più bell'ufficio che abbia mai visto. Allora la struttura posso dire che è come fosse stata adibita precedentemente a pollaio, ha le travi nemmeno unite ed è ricoperta in plastica.
Di poltroncine ce ne sono 6, 2 da 3 in realtà perchè sono state ricavate da qualche macchina, mi sembrano quasi quelli di una Fiat Marea, comunque sono comodi. Il tavolo è una cassa ricoperta con la plastica, la stessa del tetto e sopra c'è un solo registro. Intorno ci sono travi, pezzi di legno e tanta immondizia. Affascinante.
Ultimo controllo e sono apposto, è tutto ok, ma prima di partire mi chiede 5€. Perchè? gli chiedo. Lui dice qualcosa in francese che sinceramente non capisco, avrà pensato che facessi orecchie da mercante poi lo ridice e alla terza si stufa. Però mi dice: quando ripasserai ricordati che dovrai pagarli sti 5€. Io dico: Ok!!! Inutile aggiungere altro, questo non mi vedrà più.
Infine gli chiedo della strada: ci sono problemi? C'è la sabbia? No no, con la moto no problema, non c'è sabbia.
La strada inizia subito con doulè ondulè e buche, tante buche ma dall'altra parte arrivano macchine normali e quindi non m'allarmo, anzi finchè dura il telaio delle borse mi diverto.
Ogni tanto mi fermo a fare qualche foto, è un bel posto, costeggi prima una laguna, poi il fiume Senegal e si incontrano anche "villaggetti" di una decina d'anime ciascuno. Tutti salutano e sono cordiali, non come m'aveva detto il poliziotto per farmi andare a Rosso all'andata, mi ha fatto il segno del grilletto, mi voleva dire che lì sparano. Mah, corrotto d'un bastardo.
In un paio d'ore riesco a coprire i 70km di pista fino a che mi riallaccio con la strada nazionale: la N2, da qui so che è tutto tranquillo, tornano i controlli e distribuisco quattro fiche ad altrettante pattuglie.
Nouakchott è calma oggi, di traffico poco e non ho problemi a raggiungere l'albergo, anche se prima devio per la prima banca che incontro. Non riesco a ritirare ne con Visa ne con Mastercard, la mando a quel paese ed esco. Lì fuori vedo dall'altra parte della strada una moto carica come la mia, lo raggiungo e lo saluto. è di un francese a bordo del nuovo gs800 e mi dice che oggi arriva da Djama, ahhh ma allora eri tu, gli dico che ho fatto pure io la stessa strada, che mi avevano detto che era passato un altro motociclista. Mi dice che la banca dove è stato lui il bancomat funzione allora dopo averlo salutato vado a fare sto benedetto ritiro. Con i contanti in tasca arrivo all'albergo e mi danno la stanza allo stesso prezzo dell'altra volta: ovvio! Il guardiano mi riconosce e mi saluta, tutto ok in Senegal? Tout bien!!!
Subito doccia e vai con internet a dire alla famiglia che è tutto ok.
Una cosa che non capisco, ero a cena, alla televisione davano una pubblicità americana di un attrezzo ginnico, ovviamente tutte donne col top sportivo e leggins, gli uomini che guardavano non hanno fiatato, ma io mi chiedo allora: è autocensura con le proprie donne? La tv da quello che ho visto in Mauritania e Western Sahara ormai è occidentalizzata del tutto e trasmette ciò che fa in Europa, senza problemi. Non capisco del tutto...
Poi dopo cena entra uno dei camerieri e dice qualcosa all'altro a proposito di una moto e un italiano, poi mi vede e mi chiede se sono venuto lì dall'Italia. Gli rispondo di si, che sono stato a Dakar e ora sto tornando, più o meno 7000km. Ha un enorme sorriso, mi fa i complimenti mi stringe la mano, mi piacciono troppo queste scene.
Ma la cosa che preferisco è quando da queste parti con la mano sul cuore ti dicono: Inshallah
Me lo riempiono davvero il cuore
Poi dopo cena entra uno dei camerieri e dice qualcosa all'altro a proposito di una moto e un italiano, poi mi vede e mi chiede se sono venuto lì dall'Italia. Gli rispondo di si, che sono stato a Dakar e ora sto tornando, più o meno 7000km. Ha un enorme sorriso, mi fa i complimenti mi stringe la mano, mi piacciono troppo queste scene.
Ma la cosa che preferisco è quando da queste parti con la mano sul cuore ti dicono: Inshallah
Me lo riempiono davvero il cuore
e che vuol dire Inshallah?
RispondiEliminaCmq bella storia :) mi dispiace che Dakar non è stata come te l'aspettavi, ma come hai sottolineato tu: "era solo la meta, il viaggio è un'altra cosa" ;)
Voglio il cartello degli animaux sauvages africani! :D
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