mercoledì 30 ottobre 2013

Saint Louis . Provo a fare il turista

Speravo di dormire parecchio visto che ho deciso di fare un giorno di stop e godermi un po' di tempo in città ed invece eccomi alle 7 con gli occhi aperti.
Tergiverso un po', anzi, parecchio perchè vado a fare colazione più di un'ora dopo. Il posto è davvero bello e mi gusta un sacco girare con le ciabatte per tutta la zona, compreso il ristorante che è sulla sabbia.
Decido di andare in città stamattina, vediamo cosa di bello possa offrire poi così ho il pomeriggio libero e me vado a pescare con la piroga tipica della zona.
Vado in centro e qui non trovo nulla di bello da vedere, faccio giusto un acquisto e una foto al famoso Hotel de la poste, poi li davanti trovo il museo dedicato agli anni dell'aeropostale e di Mermoz (vi consiglio di cercarlo, ha una bella storia) e ci entro, la visita dura poco, sono 3 stanze con qualche cartellone che racconta di quegli anni, poi mi godo un documentario in francese con video dell'epoca (parliamo del 1920). Non è che ci abbia capito molto però era interessante, mi sono sempre piaciute le storie di quegli anni dove tutto era una scoperta, un mondo ancora da esplorare e conoscere.

Finito il tour non so che fare allora decido di tornare in albergo, ma nemmeno pochi metri dopo sento un colpo e la leva frizione rimane chiusa nel pugno facendo spegnere la moto. Il cavo della frizione s'è tranciato, rimango lì fermo sulla strada in sella alla moto per qualche istante poi mi rendo conto di aver avuto molta fortuna, stamattina sono uscito con le valigie laterali e ho lasciato tutto dentro così ho tutti gli strumenti per rimettermi in moto. Il cavo l'ho visto sostituire una volta, così cerco nella memoria i passaggi che quel giorno un meccanico de L'Aquila ha compiuto per rimetterlo. Appoggio gli attrezzi per terra e inizio coi lavori, si radunano un gruppo di bambini, sono curiosi, non capiscono perchè sto lì a fare chissà cosa. Per terra sembra una bancarella di attrezzi, inizio con i lavori e m'accorgo che ci vuole meno di quello che credessi, pochi minuti, mani sporche ma posso ripartire. Appena finito alzo lo sguardo e mimando ai bambini dico: Tout Bien!

Torno in albergo e aspetto le 2 aggiornando il blog, a quell'ora arriva il mio pescatore che si presenterà quasi puntuale.
Non vedo canne da pesca e la cosa mi insospettisce, seguiamo la corrente del fiume Senegal e gettiamo l'ancora, lui tira fuori un sacco da dove fa uscire 2 togne, per oggi saranno i nostri strumenti, ovvero pescheremo con le mani cosa che facevo a Grado (di nuovo) pescando i "guatti". La togna è semplicemente un pezzo di legno o sughero con il filo arrotolato intorno e una montatura molto semplice.
Oggi si va a pescegatti, nel giro di un paio d'ore già ne abbiamo presi diversi, anche se ammetto che lui m'ha stracciato!


Al ritorno gli dico di preferire le canne ma alla fine è stato divertente, lo ringrazio e torno in albergo.
Stasera pesce e gazzella!

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