mercoledì 30 ottobre 2013

Dakar-Riserva di Bandia-Saint Louis . Comincia la risalita

Scendo a fare colazione, la proprietaria è svizzera e c'è un ragazzo tedesco ospite, loro parlano e qualcosa intendo, provo a partecipare, dopo tanto francese finalmente una lingua che capisco un po' più.
Ho pagato ieri sera così posso andarmene tranquillo, carico tutto e sono pronto.
Oggi ho deciso di andare nella riserva di Bandia, farò il turista, voglio andare a fare un safari per quanto la riserva sia piccola.
Questo posto dista circa 60km da Dakar, ho bisogno di contanti in moneta locale, mi dico che per strada ci sarà una banca e allora parto tranquillo.
Non ho ripensamenti, sono contento di andarmene e Au Revoire non glielo dico. Sono però entusiasta per quello che andrò a vedere, adoro gli animali africani, come tutti in generale e allora torna il buonumore, sto bene e non vedo l'ora di tirare fuori per la prima volta la reflex.
Arrivo fino alla riserva senza incontrare una banca, un misero posto dove ritare contanti, allora sono obbligato a proseguire (odio fare più strada di quella che mi sono prefissata), al primo paese chiedo e mi rispondono che devo arrivare fino a Mbour che dista altri 12km. Pazienza, coglione io che non ho cercato a Dakar e così accetto i frutti del mio agire.
Dopo un quarto d'ora che ho passato la riserva arrivo in paese e ritiro, non prima d'aver preso paura, cerco di ritirare, digito il codice, mi chiede quanto voglio prelevare e una volta confermato non succede nulla, dice attendere ma non fa un verso. Bloccato! Alè, sto Senegal me le tira tutte... Si affaccia la guardia perchè sono già un paio di minuti che aspetto, gli dico che s'è bloccato e lui tranquillamente indica il tasto annulla. Lo premo e mi ridà la carta (espressione -.-' ). La guardia mi dice: è visa o mastercard? Ho mastercard, ahhh funziona solo Visa. Ok, stavolta tiro fuori la postepay e ritiro tranquillo. Ma io mi chiedo comunque, ma che me li fai a fare tutti i passaggi stupida macchina, se vedi che è una mastercard ridammela subito (espressione -.- continua).
Arrivo finalmente all'entrata del parco e lì ad attendere c'è un gruppo di francesi. Alla biglietteria mi dice: sei da solo? No, ho la moto con dentro 10 persone (volto -.- e 3).
Devo aspettare, quel gruppo è al completo, si scusano ma non ce ne sono altri in vista. Pazienterò, mi metto a sedere sotto l'ombra d'un baobab e attendo, anche se non so che sto aspettando visto che qui di gente non ce n'è più e in un paio d'ore voglio essere per strada per non arrivare col buio.

Arriva la macchina ed il gruppo di francesi sale, li saluto ma uno di loro dice alla guida: se ci stringiamo lui c'entra. Ok, mi fanno cenno di fare veloce, pagare e salire. Prendo la reflex e divento anche io turista in gruppo.
Con l'anda di un bambino vi dico: Ho visto i coccodrilliiiii, ho visto le giraffeeee, la iena, il bufalo, l'orice, il rinoceronte e gli struzzi!!!
Sono proprio figo con la reflex in mano circondato da altri bianchi europei con le loro macchinette a fotografare animali seduti sopra un pickup. Adventure edition!
Me la godo e mi rilasso, è la prima volta che uso la nuova macchina fotografica e spero che le foto siano venute bene.

Terminato il tour, che a dire la verità m'è piaciuto anche se per quei sentieri avrei voluto guidare io il pickup, risalgo in sella con destinazione Saint Louis, città a 260km verso Nord.
Nuvole grigie si stanno addensando, in verità è già da un'ora ma adesso il grigio si intensifica, aria da pioggia, ed infatti inizia a piovere, il che non è male, con l'aria mi rinfresca ma ho i pantaloni normali e si bagnano il giusto. Piove sempre più forte e mi riparo sotto la visiera del casco. In meno di 100km smetterà, ma non prima d'aver preso un accidente. La strada diventa scivolosa e quando ad un certo punto incontro delle strisce pedonali questi si rivelano molto più "saponate" di quello che m'aspettassi. Rallento in prossimità e quando ridò il gas la ruota dietro perde completamente aderenza facendo alzare fino a 6000 giri il motore. Il posteriore si intraversa un po' di lato verso destra, riesco a dare un leggero controsterzo togliendo il gas d'istinto, la moto mi grazia rimettendosi dritta barcollando un attimo. Tutto è filato liscio ma che scarica d'adrenalina.
Riesco a non fare tappe se non per far benzina e arrivo a Saint Louis che sono le 4. Intanto i vestiti si sono asciugati sotto il sole e 37° lungo la via.

Mi sono prefissato di andare all'hotel Mermoz, che indicano come bello, una rarità. Arrivo alla reception e mi dicono che è tutto pieno. Mannaggia.
Da fuori mi vede un senegalese e s'attacca dicendo che lui porta clienti ad un hotel di nome Phoenix, così mi fa strada e mi porta a far vedere questo posto. Come diciamo di solito è in culonia, ovvero alla punta estrema della penisola dei pescatori, dov'è c'era anche questo hotel Mermoz, ma il Phoenix è proprio l'ultimo e la strada non è delle migliori. Mi chiedo: ma dove minchia m'hai portato? Sarà il solito hotel patacca. Invece quando arrivo lo trovo carino, e m'accolgono subito i proprietari, una simpatica coppia di belgi. Non è nemmeno caro e quando mi fanno vedere la camera accetto volentieri (23€ li vale), in più mi lasciano portare la moto fino davanti la porta. Ringrazio il ragazzo, che mi dice chiamarsi Sulement, come il sole. Che carino!
Vado in spiaggia, giusto per immergere i piedi nel mare, che è agitato ed è meglio non entrarci, pena, la sparizione totale del corpo. Qui un branco di cani prima m'abbaia, ma da bravo Cesar Millan riesco a farmeli subito amici, sono più bravo con loro che con le persone.
Poi torno in camera, doccia infinita e poi quando riapro la porta è buio. Voglio cenare, mi hanno detto che il cuoco, ovvero il padrone Cristopher è bravissimo, vedremo. Mi avvio e qualcosa cattura la mia attenzione, un qualcosa si muove sul sentiero e si nasconde tra i cespugli. Penso: noooo! Qui ci stanno i topi. Guardo meglio, siiiii qui è pieno di granchi. Mi sembra d'esser tornato bambino all'epoca del mare a Grado, riempivamo secchielli pieni e ora sto qui a rincorrere granchi nel buio dell'hotel come un deficiente. Troppo divertente, domani replico.

Stasera si mangia pesce, ovviamente, tutto innaffiato con la Gazzelle e crepe al cioccolato per finire. Divino!

Lo so, quando sono in viaggio mi tratto bene.

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