La mattina successiva riparto con la consapevolezza che saranno 230km con tratti di agonia.
Per prima cosa ancora a Dehradun visito un altro tempio buddista, stavolta è grande e ha una scuola all'interno. Costruito per far conoscere la religione è un oasi di pace ed è richiesto silenzio. Solo il custode comunque tirerà un rutto da applauso, ma ho evitato...
Saluto questa regione subito dopo la città.
Per un tratto si costeggia un parco, km di foresta e il letto di un fiume si rivela pieno di vita.
Branchi di scimmie se ne stanno appollaiati sui ceppi in cemento ai lati della strada nel dove far niente, bella la vita!
Proseguendo e passando molti paesi mi accorgono di una cosa bella per il luogo. Come detto i paesini saranno pure fatti di baracche o comunque non case come le intendiamo noi, ma spesso però vicino si può vedere fatto in un bello stile una scuola o un ospedale, strutture che non ti aspetteresti.
Il traffico non darà scampo nei momenti successivi, caldo e inquinamento ne fanno la cornice perfetta. Solo una nota per così dire positiva, la cappa di smog non permette al sole di far arrivare i suoi raggi e per tutto l'ultimo pezzo di strada ci sarà una utile ombra, seppur inquietante come cosa.
Arrivo a Nuova Delhi quasi verso sera. Il mio hotel è in un vicolo anche se non troppo stretto. Qui c'è un via vai di gente, ed è molto caratteristico seppur vicino in condizioni limite. Altarini votivi ovunque ti giri danno un'altra sensazione al posto.
Per i due giorni successivi farò il turista, prediligendo come mezzo di trasporto il tipico Tuk Tuk.
Riconsegnerò la moto non con piacere ma avrò la fortuna di poter dire anche questa volta che tutto è andato bene. Un'esperienza sicuramente da ripetere...
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