Per cena ce ne andiamo fuori noi 3 a mangiare un kebab e per il dopocena Hossein ci chiede se vogliamo presenziare ad una funzione in moschea, per noi va bene (pensiamo: se ci lasciano entrare).
è la ricorrenza della morte del 3° imam Hossein e c'è una cerimonia diversa dalla solita preghiera, siamo curiosi e così con macchina fotografica andiamo nella moschea vicino casa del nostro amico.
Capisco ora il senso di comunità che ruota intorno alla moschea, sono tutti amichevoli e sono tutti contenti di stringerci la mano e curiosi di sapere di dove siamo. Italiano e tedesco, Welcome!!!
Ci passano del Chai al quale non possiamo dire di no, e non diciamo di no.
Una vita che non vado in chiesa e qui me ne sto quasi 2 ore a sentire una funzione in farsi in moschea. Non mi sto convertendo tranquilli...
A fine serata ci offriranno, a noi come al resto della comunità merendina e succo di frutta.
Quando è ora di andare via proprio non riusciamo, ci vorrà mezz'ora in più del previsto per uscire da quel luogo... Continuiamo a stringere mani, con tutti che chiedono chi siamo e da dove veniamo, è uno spettacolo. Io, diciamo tra virgolette, conosco la trafila ma per Tobias è la prima sera in Iran, si diverte un casino e mi chiede: ma è sempre così? Si, preparati, è sempre così. Dopo mezz'ora e dopo aver conosciuti tutti, dal boss dei boss al ragazzino, fatto mille foto riusciamo a tornare a casa!
Per il giorno successivo devo fare una premessa.
In Iran è proibito ai locali di guidare moto sopra i 250cc, non chiedetemi il perchè proprio perchè una motivazione non c'è, ho provato a chiedere in lungo e in largo ma le risposte per quanto vaghe convergono tutte in un: non so ma è così.
C'è un però... e anche qui non trovo una spiegazione logica e razionale ma neanche lontanamente immaginabile. Il venerdì loro possono farlo, cioè è permesso guidare moto di grande cilindrata. Ma c'è un ulteriore questione. Tali grandi moto non sono vendibili in Iran e devono essere importate illegalmente (da Dubai mi diranno). Insomma ricapitolando. Loro non possono guidare moto grandi, anzi si, ma solo di venerdì e solo moto importate illegalmente perchè di legali non ne esistono visto che non ne vendono. Così chi ce l'ha non ha ne targa ne numero del telaio, nulla. Come dirà Tobias, puoi guidarle, toccarle ma non vederle.
E in tutto questo la polizia: saluta! si esatto, non dice nulla, è tutto legale, ehm non legale, non ci capisco nulla, diciamo permesso.
Ah si, un'ultima cosa, posso fare sta cosa solo nella loro città, cioè non possono "sconfinare" in altre.
Ok, possiamo continuare.
La mattina dopo con la nuova moto di Hossein possiamo incontrare quella che definirò la scatenata dozzina.
C'è un solo club di moto a Urmia e io e Tobias stiamo per diventarne special guest per un giorno.
Ci si incontra in un piazzale sotto gli occhi dei passanti attoniti nel vedere questa rarità, ovvero è già difficile vederne una ma tante insieme è moooolto raro.
Mettete nelle mani di ragazzi in astinenza da una settimana moto del genere e capite cosa può venirne fuori. Delirio di motori!
Ce ne andremmo per tutta la mattina in giro, a me sembra così strano che si permetta a tutti loro di girare senza targa e senza nulla ma è uno spettacolo (e la sera rideremo come dei beoti pensando alla scena) vedere la polizia che quando passi fa ciaociao con la mano come i bimbi! è tutto permesso, tutto tollerato! Io personalmente non perdo occasione per farlo, straordinario!
Non penso di aver fatto mai così tante foto, io a loro, loro a noi, io sulle moto degli altri e gli altri sulla mia. Il kappa ha anche riscosso un notevole successo. L'hanno provata e ne sono rimasti colpiti (e giù di altre migliaia di foto). Uno di loro mi farà pure il pieno dicendo che offriva lui! (va bè 1,25€ :) )
Una delle giornate più enigmatiche ma divertenti che ho mai passato, non finirò mai di dire come tutto questo quadretto sia diciamo semplicemente strano! Quando la realtà supera la fantasia! Io ne sono rimasto strabiliato. Mille domande ma alla fine mi sono goduto il tutto con la consapevolezza che difficilmente la rivivrò... 10 e lode
La sera usciamo di nuovo e quello che avevamo visto in moschea nella serata odierna è per strada. A distanza di poche centinaia di metri c'è la stessa funzione, come fosse del quartiere e ne vedremo 3 diverse.
Con malinconia il tempo a nostra disposizione sta per terminare, domani si riparte, io verso ovest e Tobias verso est, il bello e il brutto del viaggio è questo. L'incontro, la condivisione e poi nuovamente ognuno per la propria strada ma con una differenza: un amico in più!
Inoltre Hossein mi dirà che domani per strada facilmente incontrerò un altro viaggiatore. è Martin, argentino e sta facendo il giro del mondo!
Nota: verso l'ora di pranzo uno dei ragazzi chiede a Tobias: -Ma non è noioso viaggiare in moto da solo? M'è rimasta impressa perchè la penso allo stesso modo precisamente e la prima parte della risposta sarà: No, perchè così ho incontrato te...
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