Il traghetto parte in orario e io mi spaparanzo sul sul divanetto lungo del salone. Quest'anno ho optato per il passaggio ponte, in fondo sono solo 24h di traversata, e così me ne sto lì sdraiato a guardare canale 5 in lontananza e non sentendo una parola perchè sono circondato da bulgari e autostrasportatori di ogni nazionalità che se ne stanno a vociare dispersi a gruppetti su tutti i tavolini. Non c'è un turista o almeno uno con la faccia che ricordi il genere. Pazienza. L'unico con la voglia di chiaccherare è un signore sulla cinquantina, dice di essere Macedone e mi dice che è contento perchè sono l'unico che parla italiano (???). è da 25 anni in Italia e se ne sta tornando al paese in quanto a quell'età ha perso il lavoro. Alla fine della traversata mi farà l'in bocca al lupo per il viaggio.
Di tante previsioni fatte non immaginavo che il traghetto ritardasse tanto l'arrivo. Dalle 10 siamo passati alle 3 e mi trovo fuori dal porto con un ritardo pazzesco.
Poco male, mi sento sicuro sono in Europa ancora così decido che la sfida del confine, o meglio arrivare quasi al confine, è comunque aperta, è il primo giorno e sono fresco. Guido un paio d'ore col buio e verso le nove e mezza sono ad Alessandropoli.
Check di mezz'ora prima. Mi fermo a fare le foto in autostrada, metto la moto sul cavalletto e bum, falso piano e la moto stratata sulla corsia d'emergenza. E mò chi cacchio la rialza. Ringraziando il baricentro basso e il "poco" peso delle borse riesco puntando i piedi a tirarla su. E bum, sull'altro lato -.- ... stavolta le valigie la fanno stare a 45°, grado più grado meno...
La sera davanti ad un paio di birre e una partita di basket me ne sto con il proprietario dell'albergo a parlare in inglese (comincio a carburare, non ci ero più abituato).
Il giorno dopo mi alzo con calma e alle 10 sono al confine, giusto il tempo di un timbro e con un: Ciao Daniele del poliziotto sono in Turchia.
La Turchia ti accoglie con un mix di terra brulla, tante capre e un asfalto che assomiglia a quello di casa (leggasi E45), per poi passare nel giro di pochi km a boschi ancora verdi anche se per poco tempo, c'è persino un burger king dove non ti aspetteresti. La strada spesso costeggia il mare e l'odore di salsedine è molto forte, stiamo per arrivare al canale del bosforo e l'attività di navi più o meno grandi è in continuo aumento. A pochi km da Istanbul addirittura hanno costruito un quartiere con case stile americano, tutte villette come si vedono nei film, totalmente fuori dal contesto e rispetto a ciò che si vede lì intorno, diciamo che se la gioca con il paese svizzero del Marocco dell'anno scorso.
A Istanbul arrivo a pomeriggio inoltrato, Ne sono piacevolmente colpito, a parte il traffico (mezz'ora per fare 5km) è una città moderna, i tram sono nuovi, i servizi sembra ci siano e scorre tutto con "calma". Faccio un piccolo giro per la città ma sono stanco e tra poco vado a dormire, il tempo di fare il turista me lo dedico domani...
Vai Coccone! Tienici sempre aggiornato!
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