venerdì 8 novembre 2013
Dades-Azrou . a 2900
Alle 6 siamo svegli entrambi, il tempo di chiudere tutto e poi decidiamo di fare colazione sul primo hotel che troviamo, lì ci fanno attendere un po' per poi portarci frittata, succo d'arancia, marmellata pane caffè e non so che altra diavoleria immangiabile, conto: 120dhm una truffa!
Finalmente arriviamo alla famosa strada di Dades, Josh è tutto contento ed inizia a scattare diverse foto, mi dice che quella strada la conosceva perchè è sulla brochure del Tenerè.
Sappiamo che la strada che continua dopo diversi km diventa sterrato e dal navigatore vedo che le cime intorno toccano i 3000m, quindi è una strada da fare, tanto sia io che il belga dobbiamo passar lì e quando toccheremo la fine di quella strada ci separeremo pure noi, io proseguo verso nord e lui continua il giro andando a sud.
La strada è decisamente divertente, inizialmente è asfalto, poi diventa asfalto con qualche buca ed infine sterrato che costeggiando delle gole si inerpica sui monti e sinceramente non ero preparato a questo, sempre più stretta e sassosa la strada diventa poco più che una stradina/sentiero, ci sono solo qualche pastore e una dacia che viene in senso opposto. La strada si rivela pericolosa quanto divertente, a destra un bello strapiombo che manco con l'elicottero ti tirano fuori, così decido di starmene il più possibile dal lato opposto anche se spero che la valigia laterale non impatti contro la roccia a sinistra.
Si arriva in cima alla strada che sul navigatore è segnato 2900m di altitudine, caspita, ma qui è fantastico, ne è valsa la pena "rischiare"
La strada inizia a scendere e costeggiamo una vallata bellissima, il fiume che scorre e nuovamente greggi di pecore al pascolo che scappano al rumore delle moto. La gente sorride sempre, è bello e ti salutano ogni volta.
Incrociamo un tizio con un vecchio BMW, è belga pure lui e chiedo se ha avuto problemi o ha bisogno di qualcosa, in fondo è fermo in mezzo al niente, ed invece, sta solo aspettando il suo gruppo, ovviamente tutti belgi che iniziano una simpatica chiaccherata con Josh, io me ne sto a dire qualche parola in inglese.
Quando vedono il logo di Dakar sono entusiasti, mi chiedono del viaggio, se è andato tutto ok, fanno le foto ai loghi e alla fine salutano calorosamente. Un bel gruppo non c'è che dire, e che vogliamo dire dell'auto di supporto? Niente Jeep, la 2 cavalli basta e avanza.
Alla fine della strada, all'imbocco dell'altra asfaltata è giunto il momento anche per me e Josh di salutarci, gli faccio gli auguri per il suo "sogno" e ci diciamo: buon viaggio. E' stato un piacere fare un pezzo di strada insieme ed è uno dei bellissimi incontri che il viaggio ti permette di fare.
Proseguo nuovamente da solo, ho ancora molta strada e vorrei arrivare prima di buio vicino alla foresta dei cedri ma sono 250km e quasi tutti in strade decisamente non primarie. Inizialmente devo scendere ancora di quota e la strada è tutta curve e molte parti sono sterrate, poi continuo lungo strade che sono considerabili poco più di semplici strade di campagna, molto strette e con l'asfalto solo al centro, dalle parti un dislivello di 4-5cm e di nuovo ghiaietto e sterrato.
Quando ritorno sulla via principale mi sembra di guidare sul velluto e così il piacere della guida torna. Arrivo a Azrou che è quasi buio, il primo hotel non ha l'acqua calda, il secondo non ha il parcheggio privato e così punto al terzo, hotel Panorama, di solito quelli che si chiamano così sono carini. Con un prezzo di 280dhm, una camera con wifi e parcheggio privato mi ci fiondo, ho bisogno solo di una doccia e di mangiare qualcosa.
Purtroppo è giunto il momento anche di prenotare il rientro, così la serata la dedico pure per autoinfliggermi sofferenze e guardare il traghetto e l'ultima notte in territorio marocchino.
La voglia di tornare è zero. Ma questo viaggio sta per finire, domani ho l'ultimo trasferimento, ultimi 400km e rivedo il mediterraneo. L'ho lasciato il 22 ottobre e non ho voglia di riprendere la rotta verso...casa
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:')
RispondiEliminaNiente Jeep, la 2 cavalli basta e avanza. EPIC WIN
RispondiEliminaIn fondo, un viaggio è bello anche perchè finisce e ti lascia dentro qualcosa di unico. Ricorderai sempre questi momenti e l'esperienza ti porterà ad essere una persona ricca :)