sabato 28 settembre 2013

Tunisia Raid 2012

La sera in cui decisi che la moto sarebbe stata il mio mezzo per viaggiare avevo già immaginato un bell'itinerario, abbastanza facile a dire il vero ma che avrebbe toccato almeno in una sua piccolissima parte il continente africano. Il desiderio era quello di poggiare le ruote nella finissima sabbia del più grande deserto del mondo: il Sahara. Destinazione Tunisia.

E così, il 2 novembre 2012 parto verso Civitavecchia a prendere il traghetto e iniziare questo nuovo tour
logo
Partenza in famiglia
traghetto a Civitavecchia
Dougga
Discesa verso Tozeur
Nei pressi di Tozeur
alla ricerca della pista di Rommel
inizio della pista di Rommel
splendida vista sulla piana di Tozeur
gola del Midés
incontri
strada per Tozeur
Ksar Ghilane
"mi fai fare un giro sulla moto?" - "solo se mi dai il cavallo"
la prima scena trovata davanti. Sublime
la compagna sulla sabbia
sulla strada per Sousse
simpatico ristoratore
El Jem
Cartagine
Medina di Tunisi


Appena tornato dal viaggio facendo il report sul forum del Clubtenerè mi è stato chiesto: Belle le foto e i video, ma raccontaci meglio cosa ti ha lasciato questo viaggio a livello personale.
La mia risposta di allora:
"Ora ti dico che cosa mi ha dato questo viaggio. 
Sono partito non sapendo che aspettarmi, amo i viaggi ma era la prima volta che ne affrontavo uno completamente in solitaria, in un paese arabo, con la moto.
Il viaggio in solitaria quindi per me doveva essere anche un modo per costringermi a socializzare, in fondo quando sei da solo sei costretto ad aver bisogno della gente a meno che tu non voglia "approcciare" con l'esterno. 
In questo senso il viaggio mi ha dato molto, non sono mai stato da solo, all'andata e ritorno sul traghetto, in giro per strada non sono mai stato restio a parlare o conoscere gente, anzi, ero spinto ad avvicinarmi a tunisini per chiedere loro del loro paese, della precedente rivoluzione ecc... Credo che mi abbia maturato molto sul lato umano. Un viaggio all'insegna di sorrisi e pacche sulla spalla. 
Quello che ricerco in un viaggio è la parte paesaggistica, la natura mi affascina, e quindi cerco luoghi lontani da città o dal caos dell'uomo. Il deserto in questo m'ha ammaliato, solo per dire che in un punto prima di trovare un altro veicolo ho percorso 60km... 
Nel momento in cui ho visto per la prima volta il deserto mi ha molto colpito, è maestoso... 
Ma il vero valore del viaggio l'ho capito il giorno dopo. Quando sono risalito verso nord ho cercato di pernottare nella città di Sousse. Quando sono arrivato ad aspettarmi c'erano migliaia di luci al neon colorate, turisti con la pancia e la camicia hawaiana, nessuno che ti guardava o salutasse, centri commerciali enormi e mille alberghi multipiano. Tutto questo mi ha letteralmente e fidati di quello che ti dico mi ha fatto PAURA, sarei voluto scappare via da lì, mi sentivo un pesce fuor d'acqua, avevo smarrito tutto quello che di bello il viaggio d'avventura m'aveva offerto finora, ancora era vivo il ricordo del campeggio a Ksar ghilane completamente vuoto, il rumore del generatore per fare corrente e la piccola branda. Avrei voluto girarmi e andare via. La sera, in camera ho ripensato ai giorni precedenti, l'esperienza della pista di rommel, il viaggio da solo, il caldo, la voglia d'avventura che avevo, il deserto, le ruote sulla sabbia e quella serata alla ricerca dell'albergo nel mondo artificiale fatto di ninnoli per incantare il turista. Ad un certo punto mi sono messo a piangere, la lontananza dal deserto mi mancava. Sentivo di averci lasciato una parte di me, però era un sentimento si di nostalgia, ma altresì di felicità perchè avevo avuto il privilegio di vivere quel momento unico e goduto della magnificenza di un posto che mi aveva reso parte di esso. Allora ho capito, felice, che la parte di me che avevo lasciato in quel tratto del grande erg orientale era ed è al sicuro laggiù, custodito da quel luogo che in quel momento mi aveva riempito lo spirito. In quel momento mi sono ricordato una frase che ho sentito spesso qui e da altri viaggiatori: Dio ha creato i deserti affinché gli uomini possano conoscere la loro anima... e ho capito cosa stessero intendendo. Ora sono ancora più felice, il vuoto lasciato da quel posto è più pieno che mai... 


Primo tour: Grecia 2011

Il primo in assoluto è stato un compromesso con la mia ragazza di allora, anche se posso dire di averla "costretta" a fare questo tour.
E' agosto 2011 e il giro si snoda in 3 tappe che ci porterà in 10 giorni a visitare la Grecia continentale e precisamente Meteore, Atene e l'isola di Zante.
 Traghetto a Igoumenitsa
 Meteore
 "Terme Romane"
 Meteore

 Termopili
 Festeggiare il primo anno di moto sotto al Partenone non ha prezzo
Isola di Zante

Questo primo tour è stata l'occasione di provare di persona il viaggio in moto, all'inizio un po' di paura c'è e le domande sono normali: si fermerà? avrò problemi? e poi... mi piacerà così come credo?
Le risposte son venute fuori nel corso dei km, si è instaurato un bellissimo rapporto di fiducia, via tutti i pensieri e da lì in poi è stata solo un godersi la strada. E alla domanda se m'è piaciuto la risposta è più che scontata... 

mercoledì 25 settembre 2013

La mia compagna

Prendi un ragazzo di 24 anni che non sa nulla di moto, dagli un budget limitato e lasciagli cercare una moto affidabile, bella (i gusti son gusti), facile e adatta ai viaggi.
Risultato? Spenderà 1450€ per una che ha i dischi dei freni davanti storti, le gomme del 2002 dure come la pietra, scarico rattoppato, olio presente da tempo immemore, trittico quasi andato e che si ferma dopo 40km. Eppure? Eppure è appena nato qualcosa...
Il Super Tenerè appena preso:

Ed eccola qui 3 anni e 20000km dopo:

Perchè proprio lei? Le vecchie enduro stradali degli anni 90 hanno alle spalle migliaia di esemplari venduti, milioni di km percorsi e club di appassionati. Tutto questo porta a conoscere difetti e si può trovare sempre la giusta soluzione a qualsiasi problema. Il mio grazie va al http://www.clubtenereitalia.it/, senza di loro non avrei saputo sistemarla al meglio anche se a parte il solito problemino elettrico al regolatore non c'era poi molto da fare, semmai andava migliorata.
Nel corso del tempo la dotazione originale è stata integrata con:
-paracarene by Clubtenerè
-cavalletto centrale by margi68
-stabilizzatore forcelle by Clubtenerè
-molle forcelle Mupo
-mono Wilbers ECOline
-scarico GPR
-kit kedo (da 12km/l è passata a 17)
-faretti Givi
-valigie laterali in alluminio Heavy Duties (prima avevo givi keyless)
-riser manubrio in alluminio by Lillo Clubtenerè

Dopo tutto questo tempo posso dire con certezza che è stato veramente un ottimo acquisto, mi fa divertire tantissimo, è una moto a 360°, si riesce a fare dell'off leggero (è pur sempre 220kg), dei bei viaggi e sui colli (tutte curve) i suoi 70cv bastano.

Una chicca dal 1989 con Nico Cereghini:


mercoledì 18 settembre 2013

Il mio connubio di viaggi e motocicletta

Sono da sempre appassionato di viaggi e chi mi conosce sa quanto io li sogni, per me iniziano nel momento in cui lo progetto nella mia testa più che alla partenza vera e propria. Mi diverto un mondo a progettarli, ad immaginarli ed infine, ovviamente, a viverli.
Non avevo mai pensato di coniugare questa passione alla moto.
Fino ad una sera invernale di 4 anni fa quando mi imbatto in questo video:

10 minuti che mi hanno fortemente ispirato e hanno fatto scattare la molla: perché non ci avevo pensato prima? 

6 mesi dopo ed esattamente il 10 agosto 2010 inizia la mia avventura...